Fino ad oggi, nel parlare delle vittorie di campionato non abbiamo mai parlato di scudetto. Sapete il perché? Ma è ovvio, perché lo scudetto non esisteva e non era ancora assurto a simbolo della vittoria del campionato, anzi a sinonimo. Quante volte abbiamo sentito queste frasi: "chi vincerà lo scudetto?", "quest'anno puntiamo allo scudetto", ecc. intendendo col termine "scudetto" il campionato?
Ebbene, questo prestigioso e desiderato pezzetto di stoffa con la sagoma di piccolo scudo da cucire sulla maglia, nacque all'alba della stagione 1923/24, per celebrare l'unione ritrovata in Federazione e l'adozione della struttura del campionato ideata da Vittorio Pozzo. Era ed è destinato a essere cucito sulla maglia della squadra campione in carica.
Nel tempo la forma e i colori dello scudetto sono mutati, soprattutto in funzione degli eventi politici che hanno caratterizzato la storia italiana del XX secolo.
Dal 1924 al 1931 lo scudetto ha avuto i colori della bandiera italiana con lo scudo sabaudo al centro. Fu indossato da: Genoa, Bologna, Juventus, Torino e Ambrosiana.
Lo stesso identico simbolo fu "retrocesso" e utilizzato a simbolo della Coppa Italia tra il 1935 ed il 1943.
il primo scudetto in uso dal 1924 al 1931 |
il Genoa con lo scudetto sulle maglie |
il trio delle meraviglie del Torino con lo scudetto sulle maglie |
Valentino Mazzola con gli scudetti a testimonianza del "double" della stagione 1942/43 |
Dal 1931 al 1943, lo scudetto ha avuto la forma dello scudo sabaudo affiancato dal fascio littorio.
Fu indossato da: Bologna, Juventus, Torino, Ambrosiana-Inter e Roma. Lo stesso simbolo appariva anche sulle maglie della Nazionale.
il secondo scudetto, adottato tra il 1931 ed il 1943 |
lo juventino Orsi con lo scudetto |
il bolognese Sansone con lo scudetto sulla maglia |
una formazione dell'Ambrosiana-Inter con lo scudetto |
Infine dal 1945 a tutt'oggi, lo scudetto è quello che conosciamo tutti.
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