Come già successo in precedenza, i Comitati Regionali avevano preso il sopravvento sulla Federazione e facevano il bello e cattivo tempo. Bloccando, come sempre, le retrocessioni, riuscirono ad ottenere l'ennesimo ingrandimento del torneo che raggiunse dimensioni effettivamente colossali. A nulla valse la ribellione dei principali club piemontesi, che fondarono un'effimera Lega Italiana del Giuoco del Calcio, i contestazione con lo spostamento della Federazione da Torino a Milano. Infatti, dietro la promessa di chiudere in anticipo il campionato, i club ribelli rientrarono nei ranghi.
Nessuno immaginava che dopo la guerra, molte società si sarebbero attrezzate con campi degni di tal nome (secondo le normative F.I.G.C.) e avessero ottemperato a gravosi adempimenti finanziari. Questo provocò il fatto che molte società, dopo solo un campionato di Promozione, riuscissero a farsi ammettere in Prima Categoria per merito o con spareggi di qualificazione o con ripescaggi d'ufficio. Il Comitato Regionale Lombardo arrivò ad istituire addirittura sei gironi eliminatori contro i tre dell'anno precedente. Quello Emiliano e quello Veneto inventarono addirittura un girone finale da disputarsi dopo quelli eliminatori. Insomma una roba esagerata. La Federazione fu costretta ad abolire il girone finale nord, per abbreviare i tempi. I vincitori dei gironi di semifinale si sarebbero affrontati con partite secche ad eliminazione diretta. Al Centro-Sud il meccanismo rimase invariato rispetto alla stagione 1919/20.
Come per la stagione 1919/20 vi risparmierò le tabelle coi gironi eliminatori e mi limiterò ad indicare in neretto le qualificate.
PRIMA CATEGORIA 1920/21
Squadre partecipanti:
Nord
Piemonte: Alessandria, Amatori Torino, Biellese, Carignano, Casale, Juventus, Novara, Pastore, Pro Vercelli, Torino, US Torinese, Valenzana;
Liguria: Andrea Doria, Genoa, Rivarolese, Sampierdarenese, Savona, Sestrese, Spes Genova, Spezia;
Lombardia: Atalanta, Ausonia Pro Gorla, Brescia, Casteggio, Chiasso, Como, Cremonese, Enotria Goliardo, Inter, Juventus Italia, GC Legnanesi, Legnano, Milan, Monza, Nazionale Lombardia, Pavia, Pro Patria, Pro Sesto, Racing Libertas, Saronno, Stelvio, Trevigliese, US Milanese, Varese;
Veneto: Bentegodi, Dolo, Padova, Petrarca, Schio, Treviso, Udinese, Venezia, Hellas Verona, Vicenza;
Emilia: Bologna, Carpi, Mantova, Modena, Nazionale Emilia, Parma, Piacenza, Reggiana, Spal, Virtus Bolognese.
Centro-Sud
Toscana: CS Firenze, G.Gerbi Pisa, Libertas Firenze, Livorno, Lucchese, Pisa, Prato, Viareggio;
Lazio: Audace Esperia, Roman, Fortitudo, Juventus Audax, Lazio, Pro Roma, US Romana, Vittoria;
Campania: Audacia, Internazionale, Naples, Pro Napoli, Puteolana, Salernitana, Savoia, US Bagnolese.
Nei gironi di Semifinale Nord si qualificarono Bologna, Alessandria e Pro Vercelli. Il Girone C si concluse in parità tra Torino e Legnano, ma dopo il primo spareggio terminato ancora in parità le due squadre, ormai sfinite, si ritirarono dal campionato.
FINALI NORD
Torino 10/07/1921 : Pro Vercelli-Alessandria 4-0
Livorno 17/07/1921 : Pro Vercelli-Bologna 2-1
Nei gironi di Semifinale Centro-Sud si imposero Pisa e Livorno.
FINALI SUD
Bologna 03/07/1921 : Pisa-Livorno 1-0
FINALE NAZIONALE
Torino 24/07/1921 : Pro Vercelli-Pisa 2-1
PRO VERCELLI Campione d'Italia 1920/21
Formazione: Barberis; Rosetta, Bossola IV; Ara, Parodi, De Bianchi; Milano III, Ardissone, Gay I, Rampini II, Borello. Altri titolari: Curti, Binaschi, Cervini, Milano IV, Perino, Ceria, Corna I, Maulini, Rampini III, Rampini IV e Turina. Allenatore-giocatore: Guido Ara.
una formazione della Pro Vercelli 1920/21 |
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