Salve,
il titolo già dice tutto. In questo blog parlerò di calcio italiano. Non come tifoso, sebbene io lo sia, ma come semplice appassionato, come storico. Ne parlerò come un padre racconta una storia ai figli.
Certo, per trovare certe informazioni come la storia delle varie squadre o dei vari campionati c'è già Wikipedia, ma magari col passare dei giorni scoprirete se vale la pena seguire il mio blog o meno.
Tanto per chiarire, la mia "Storia del Calcio" non arriverà ai giorni nostri, ma parlerà del Football delle origini, quando arrivò in Italia come sport d'elite, e andrà fino alla metà degli anni ottanta. Perché?
Perché gli anni ottanta sono lo spartiacque tra il calcio passione e il calcio business, fatto di ingaggi sontuosi, contratti la cui durata non è mai rispettata, procuratori famelici, presidenti con molta voglia di fare soldi e con poca passione per i colori della propria squadra e via dicendo. Il calcio fatto di fallimenti, fideiussioni, COVISOC, merchandising, ecc. non mi interessa più di tanto. È chiaro che lo seguo come tifoso, ma insomma questa mania di aspettare tutte le estati la presentazione delle nuove maglie, l'attesa per capire se il miglior giocatore della tale squadra ha voglia di andar via o no, sono cose che non mi piacciono per niente. Tutto è ormai ridotto ad una mera questione di soldi. Troppi soldi.
Il calcio che piace a me è fatto di giocatori "bandiera" che spendono tutta la loro vita agonistica al servizio di una sola squadra, di gol, di rigori realizzati e sbagliati, di infortuni, di stadi pieni e di maglie che, pur cambiando un piccolo particolare ogni anno, restano sempre le stesse e senza quei marchi e quelle scritte che ormai le deturpano. Sarò antico? Lo sono e non me ne vergogno. La mia idea di calcio è la stessa di coloro che espongono quello striscione che dice: "NO al calcio moderno".
Per oggi è tutto, da domani si comincia...
P.S. questo blog è dedicato alla memoria di Antonio Ghirelli e Giuseppe Matarrese. Per chi non conoscesse quest'ultimo, costui è stato giornalista, fotografo, ma soprattutto autore ed editore di piccoli Almanacchi del Calcio (usciti a partire dal 1994, mi pare) sui campionati a girone unico (dal 1929/30 in poi). È scomparso prima di terminare la sua opera. L'ultimo volume fu sul campionato 1958/59. Ed è un peccato che i compilatori delle voci sul calcio di Wikipedia non lo abbiano quasi mai preso in considerazione.
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